La piastrinopenia immune primaria (ITP) si può considerare globalmente una patologia ematologica relativamente rara, con una stima approssimativa della sua prevalenza nella popolazione adulta tra 5 e 10 casi ogni 100.000 soggetti. La ITP negli ultimi anni ha ritrovato nel mondo scientifico un rinnovato interesse scientifico e clinico per la disponibilità di nuove terapie che hanno sollecitato a valutare sempre con più attenzione le varie opzioni. La pandemia da Sars-Cov2 (COVID-19) comparsa nel febbraio 2020 ha rivoluzionato drammaticamente l’equilibrio sanitario ed economico del mondo, imponendo radicali modifiche nel nostro modo di vivere e di gestire la sanità. Ciò è valso anche per quanto concerne la piastrinopenia immune (ITP), poiché il virus COVID-19 può avere delle implicazioni dirette o indirette sull’occorrere ex novo di una piastrinopenia e sulla piastrinopenia stessa, laddove già conosciuta e trattata. E’ quindi di primaria importanza conoscere bene i meccanismi con i quali il COVID-19 invade l’organismo umano, risulta particolarmente dannoso e talvolta letale; in particolare conoscere i meccanismi patogenetici che possono portare alla comparsa di una piastrinopenia. Resta in gran parte da chiarire l’impatto che ITP e COVID-19 hanno nel condizionare reciprocamente l’outcome dell’uno e dell’altro.
OBIETTIVO FORMATIVO
A questo proposito, riteniamo particolarmente importante proseguire nel progetto di messa a confronto e in comune delle esperienze delle numerose ematologie della regione Emilia-Romagna, al fine di tracciare e definire dei percorsi diagnostico-terapeutici condivisi, assicurando anche la messa in comune di informazioni utili per la stessa comunità scientifica.