Le Polmoniti Interstiziali Idiopatiche sono un gruppo eterogeneo di patologie polmonari incluse nella più ampia famiglia delle Malattie Polmonari Interstiziali Diffuse ILD, che comprende più di 200 diverse patologie. Tra queste, la Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) è definita come una forma specifica di polmonite interstiziale fibrosante ad eziologia sconosciuta, con andamento cronico e progressivo. I pazienti affetti da IPF se non trattati, hanno una sopravvivenza a 5 anni del 30%, con un rapido declino della funzionalità polmonare e un peggioramento della sintomatologia che impatta fortemente sulla qualità di vita di questi pazienti. In questo contesto, sono fondamentali sia diagnosi precoce che presa in carico tempestiva ed “olistica” del paziente da parte di centri specializzati che abbiano la possibilità di ottimizzare la gestione dal punto di vista sia farmacologico, che “non farmacologico”, supportandolo adeguatamente durante tutto il decorso della patologia, dalla fase iniziale di accettazione a quella terminale.
La qualità di vita del paziente e l’efficacia degli interventi sono determinati sia dal rapporto operatore-paziente, che dai rapporti multidisciplinari che si sviluppano in una buona organizzazione; è altresì importante acquisire uno stesso linguaggio in tema di emozioni, sentimenti, partecipazioni e dare particolare attenzione al modo e al luogo in cui viene data l’informazione al paziente, che deve essere assolutamente personalizzata. Il sostegno è il modo di impostare la relazione, la capacità di porre sé stessi nella mente del paziente sforzandosi di guardare le cose dal suo punto di vista. Un aspetto che richiede particolare attenzione riguarda infatti la comunicazione tra l’operatore sanitario ed il paziente che costituisce un veicolo di assoluto aiuto per quest’ultimo.
Per questo motivo è molto importante il ruolo dello Psicologo, sia per il paziente ed eventualmente i suoi familiari, sia per lo staff sanitario durante il percorso integrato di cura.
L’OBIETTIVO di questo corso è di sostenere, attraverso un percorso di tutoraggio, sia la formazione di clinici e operatori sanitari nella comunicazione medico -paziente che la formazione di psicologi che possano subentrare con maggiore esperienza nel delicato percorso di supporto dei pazienti affetti da IPF.