L'efficacia e la sicurezza di diversi regimi per il controllo del sovraccarico di ferro nella TDT e NTDT è ben conosciuta. A questo scopo, l’introduzione della chelazione orale con Deferiprone, licenziato dall’Agenzia Europea nel 1999, ha determinato una prima svolta nel trattamento chelante. L’efficacia di questo chelante è stata documentata secondo linee guida dell'American College of Cardiology e dell'American Heart Association. Gli indicatori di valutazione della sua efficacia utilizzati sono stati la ferritina sierica (SF), la concentrazione di ferro epatico (LIC), il segnale T2 * cardiaco, il danno cardiaco e la sopravvivenza. Il Deferiprone ha evidenziato, in diversi regimi di chelazione sia in monoterapia che in terapia combinata che sequenziale, di essere in grado di controllare, con efficacia, il sovraccarico di ferro in pazienti con sindrome talassemica.
A distanza di più di 20 anni, dal suo uso nella pratica clinica, questi webinar si ripropongono di discutere, insieme ad un pannello di esperti, il ruolo che tale regime di chelazione possa avere, ancora oggi, nel trattamento delle sindromi talassemiche.