RAZIONALE
Ogni anno 3000 pazienti in Italia ricevono una diagnosi di leucemia linfatica cronica.
Uno dei maggiori obiettivi del trattamento di questi pazienti, che in genere ricevono la diagnosi dopo i 70 anni e che spesso presentano una o più comorbilità, è quello di trovare nuove opzioni terapeutiche efficaci e tollerate per la gestione della malattia a lungo termine.
In questo contesto gli inibitori del BTK di nuova generazione rappresentano un importante caposaldo nella gestione della terapia della CLL, poiché sono un ulteriore passo in avanti nell’ambito della medicina di precisione, mantenendo un buon livello di efficacia clinica associata ad un miglioramento del profilo di tossicità.