Il respiro è il primo atto della vita extrauterina e costituisce il fondamento della nostra vita. Quando stiamo bene non ci soffermiamo mai su di esso perché e un po’ come pensare alla nostra esistenza, la si dà per scontata fino a che qualcosa non la minaccia. E proprio come la propria esistenza, anche il respiro può essere trattato bene o male, curato o trascurato, vissuto appieno nelle sue potenzialità o considerato mero automatismo fisico.
Il fumo è forse la peggiore offesa che infliggiamo al respiro e la sua qualità infida sta nell’impedire una piena consapevolezza dei gravi danni a cui porta se non quando questi danni si manifestano, ovvero dopo molti anni, quando la dipendenza dalle sigarette è ormai diventata una spessa catena difficile da spezzare. I numeri vertiginosi delle vittime di patologie fumo correlate testimoniano la presenza di una vera e propria emergenza nella quale intervenire per chiunque si occupi di salute, a qualunque livello, è imprescindibile. Ma il respiro non è solo qualcosa che può compromettersi nella malattia, ma è anche una funzione ricca di connessioni fisiche e psicologiche con moltissimi aspetti della nostra vita, al punto che gli approcci integrati attuali alla malattia o alla salute, mettono tutti al centro la conoscenza, la padronanza e la consapevolezza del respiro.
Questo convegno nasce con l'intento di approfondire queste tematiche e offrire una formazione scientifica aggiornata, mettendo in luce le molteplici connessioni esistenti tra il respiro e le altre discipline scientifiche e umanistiche.