“Nuove Frontiere di Medicina Clinica“ raggiunge il livello 2.0. Il secondo appuntamento congressuale dopo il successo del primo evento del 2019, nasce con l’obiettivo di ripetere, se non di incrementare, i già ambiziosi obiettivi della prima edizione, affrontando ancora una volta le “nuove frontiere” della Medicina Clinica.
Sempre più vogliamo sottolineare come la Medicina Clinica, nella sua visione globale del malato complesso, debba costituire lo scheletro del progetto gestionale del paziente, in particolar modo del paziente ospedalizzato, integrando la eventuale necessità di interventi specialistici senza cedere alla facile “musa incantatrice” della settorializzazione e parcellizzazione del sapere medico. La medicina clinica, ha in se la consapevolezza di un approccio medico globale al paziente, che seppur strettamente dipendente dalla visita al letto del malato, dall’esame obiettivo e dalla raccolta anamnestica che hanno rappresentato il fondamento storico della applicazione dei principi della Medicina Interna si alimenta e si rinnova grazie agli spunti derivanti dalle più recenti esperienze di ricerca e delle più recenti linee guida. Sempre il paziente al centro, quindi. Lo vogliamo ribadire con forza anche in questa edizione ma sempre più una gestione ed un management del paziente che non possa prescindere dalle più recenti evidenze. La accuratezza della storia clinica, la completezza di un attento e scrupoloso esame obiettivo, la valutazione globale del paziente nel suo contesto socio-economico e familiare, creano una visione di insieme che consente il miglior intervento terapeutico in accordo ai più recenti dati forniti dalla ricerca scientifica. La medicina clinica diventa personalizzata, facendo suoi i più recenti dettami della Medicina di Precisione e di quanto insegnatoci dagli studi di biologia molecolare, genetica ed epigenetica. Il paziente al centro di una visione sistemica e contestualizzata proprio della Medicina Clinica.
Anche nella edizione 2020 vogliamo affrontare, grazie alla competenza di relatori di rilevo nazionale e internazionale, alcuni dei temi di maggiore interesse della Medicina Clinica che maggiormente offrono spunti di innovatività e di discussione: in particolare affronteremo il tema della cardiopatia ischemica cronica, dalle novità clinico-terapeutiche ai più moderni aspetti di fisiopatologia ed eziopatogenesi; verrà affrontato il tema dello scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata nell’ambito di una lettura focalizzata sulla necessità di inquadrare in maniera appropriata il paziente scompensato. Continueremo con le nuove frontiere della allergologia ed immunologia clinica, discutendo di argomenti come le immunodeficienze e il trattamento delle allergopatie, e con una intera sessione dedicata alla epatopatia steatosica non alcolica (NAFLD), patologia di fegato espressione distrettuale del paziente dismetabolico, internistico per definizione. Altro argomento che negli ultimi anni ha visto giungere delle importantissime novità terapeutiche è quello della prevenzione del danno cardiovascolare nel paziente diabetico, cui dedichiamo una sessione dagli interessanti risvolti clinico-prognostici, mentre nella sessione riguardo le nuove frontiere della infettivologia faremo il punto sui nuovi antibiotici e sul tema attualissimo della profilassi vaccinale in medicina interna. Anche il campo della terapia anticoagulante vede ogni giorno arrivare nuovi spunti derivanti dai dati clinici e dagli studi di real world che contestualizzano sempre di più nel mondo reale i dati di efficacia e di sicurezza dei DOAC. Avremo anche quest’anno una sessione dedicata alle malattie rare con esperti che affronteranno le nuove opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti con malattia da accumulo lisosomiale come la malattia di Fabry e la emoglobinuria parossistica notturna. Non mancheranno i temi derivanti dalle nuove acquisizioni in ambito pneumologico, con due letture in tema di triplice broncodilatazione nel paziente con malattia respiratoria cronica e sulla nuova frontiera terapeutica della ossigenoterapia ad alti flussi. Concluderemo il congresso con una sessione sulle vasculiti, patologie autoimmuni non frequenti ma dall’affascinante profilo clinico e dai rilevanti risvolti sistemici.