Le Pneumopatie Interstiziali diffuse (ILDs) sono un gruppo eterogeneo di affezioni polmonari che comprende più di 200 diverse pneumopatie. Tra queste, la Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) è definita come una forma specifica di polmonite interstiziale fibrosante ad eziologia sconosciuta, con andamento cronico e progressivo. L’incidenza dell’IPF varia tra gli 8 e i 16 nuovi casi per 100.000 abitanti per anno, e la prevalenza tra i 25,6 ed i 31,6 casi per 100.000 abitanti. La prevalenza dell’IPF aumenta con l’avanzare dell’età: i due terzi dei casi insorgono dopo i 60 anni e l’età media di presentazione è pari a 66 anni.
L’IPF può essere sospettata sulla base dei sintomi, dei segni clinici e dei reperti radiologici. I successivi passaggi del percorso diagnostico di IPF includono una valutazione clinica più approfondita, una TC ad alta risoluzione e, in alcuni casi una biopsia polmonare.
La diagnosi di IPF richiede quindi un’accurata integrazione degli elementi clinici, radiologici e anche anatomo-patologici, che saranno analizzati da un team multidisciplinare con specifica esperienza nell’ambito delle ILDs.
Il corso illustrerà tutti i passaggi necessari per giungere a una corretta diagnosi di IPF con lo scopo di fornire a giovani medici tutti gli strumenti necessari per avanzare il sospetto diagnostico di IPF, districarsi nell’ambito della diagnosi differenziale e orientarsi negli schemi terapeutici.
Nella sessione pomeridiana, la sede sarà collegata con altre realtà distrettuali per la condivisione di esperienze sul paziente con IPF.
Così facendo, i discenti aggiornati, potranno, in conseguenza di una diagnosi appropriata, proporre terapie innovative in grado di curare al meglio e soprattutto rendere univoco l’approccio al paziente a prescindere dalla realtà territoriale in cui operano.
Poter fare questo porterà, a fronte di terapie costose, a un percorso diagnostico-terapeutico di alto livello, con risparmio elevato in termini di costi assistenziali diretti ed indiretti, associato ad una migliore gestione socio sanitaria e un outcome del paziente certamente migliore.