Il trattamento con gli oppioidi del dolore cronico non oncologico è un argomento sempre più dibattuto all'interno della comunità scientifica, sia tra gli esperti di terapia del dolore che tra ortopedici, fisiatri, internisti, geriatri e tutti coloro che quotidianamente seguono pazienti con varie patologie, afflitti da dolore cronico che riduce in maniera importante la loro qualità di vita.
Rispetto alla classica scaletta OMS, «FANS - oppioidi deboli - oppioidi forti», che prevede una salita lenta e graduale nel livello terapeutico, oggi sappiamo che un trattamento prolungato con Fans o Coxib provoca effetti collaterali estremamente dannosi, a livello gastrointestinale, cardiocircolatorio e renale, mentre utilizzare gli oppioidi a bassi dosaggi in maniera continua riduce questi rischi e contemporaneamente non espone a fenomeni di addiction.
La buprenorfina, anche per le sue caratteristiche intrinseche di azione sui diversi recettori degli oppiacei, si sta dimostrando il farmaco più maneggevole per il dolore cronico non oncologico e la modalità di somministrazione per via transdermica, soprattutto a bassissimi dosaggi, è una delle opzioni attualmente maggiormente valutate.
Ci proponiamo di approfondire questi aspetti, coinvolgendo terapisti del dolore e altri specialisti, per individuare insieme il più corretto razionale di uso della Buprenorfina nel trattamento del dolore cronico non oncologico, in particolare nei pazienti fragili
OBIETTIVI
Condividere gli obiettivi della submition, e rielaborare quanto verrà pubblicato sulla Monografia dedicata alla Buprenorfina;
Elaborare una Monografia Nazionale e/o Internazionale, incrementando il numero editoriale con una sensibilizzazione al transdermico;
Validare la metodologia didattica e le procedure Delphi;
Definire il programma scientifico e creare gli statement oggetto di primi round Delphi;
Realizzare la piattaforma dedicata per round Delphi e caricamento materiale scientifico a supporto;
Elaborare i materiali.